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Riflettori spenti, chiusa la 20^ edizione del 'Vasto Film Fest'

Lo spettacolo di Alessandro Haber ultimo appuntamento di spicco della rassegna 2015

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Il concerto di Alessandro Haber & Trio ha ufficialmente chiuso la ventesima edizione del Vasto Film Fest. Ospiti dell'ultima serata l'attrice albanese Flonja Kodheli, presente al VFF con due pellicole Bota café di Iris Elezi e Thomas Logoreci, e Vergine giurata di Laura Bispuri, Andrea Muzzi, regista del film Basta poco, con Daniela Poggi, Paolo Hendel e Marco Messeri, e l'attore Alessandro Haber, un monumento del cinema italiano con oltre trecento film all'attivo, vincitore di numerosi premi tra cui ben quattro Nastri d'Argento.

Alessandro Haber è stato un vero fiume in piena, quasi incontenibile e un po' fuori dagli schemi. "Non datemi targhe per carità - ha scherzato - dopo le manifestazioni si prendono e si buttano, ci vorrebbe una stanza solo per loro. Quando consegnate i premi al posto delle targhe regalate un bel cesto con cose da mangiare, come olio, vino e salumi".

Haber ha parlato di cinema, la sua grande passione, quasi al pari delle donne, anche se la donna delle sua vita è il lavoro. Ha parlato anche dell'amicizia, quella vera che non ti tradisce. Molto bello è stato il ricordo della grande attrice Monica Scattini, scomparsa da circa due mesi: "Una donna straordinaria, semplice, solare con cui era piacevole stare insieme".

Al Vff ha presentato lo spettacolo "Vastissimo Haber", un piccolo omaggio alla nostra città attraverso le trascorse esperienze nel campo della canzone d'autore, tra brani inediti, come La valigia dell'attore, scritta appositamente per lui da Francesco De Gregori, e rivisitazioni di capolavori della musica italiana. Insieme ad Haber, sul palco, tre eccellenti musicisti: il suo arrangiatore e chitarrista Sasa Flauto, il mandolinista pugliese  Mimmo Epifani ed il pianista Fabrizio Romano. Prima del CineAperitivo presso i Giardini d'Avalos, gli ospiti si sono intrattenuti con i giornalisti presso la Residenza Amblingh, nella stupenda loggia con vista sul golfo vastese.

Il bilancio finale della manifestazione organizzata dalla Teatrimolisani soc. coop. sotto la direzione artistica di Stefano Sabelli, con la prestigiosa collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale è tutto sommato positivo. È innegabile che le condizioni meteo hanno pesantemente condizionato i primi tre giorni del festival, ma qualche piccola pecca nell'organizzazione c'è stata, perché la risposta della gente, a parte la prima serata, prima del diluvio, è un po' mancata, sia nei CineAperitivi, dove per entrare bastava acquistare una cartolina, sia nelle proiezioni serali all'interno del Cortile di Palazzo d'Avalos. Non è stata una scelta felice quella di mettere il biglietto d'ingresso a 7 euro per pellicole sicuramente valide, ma non da grande pubblico.

Buona la presenza e la qualità degli ospiti, così come anche le pellicole scelte non a caso, ma attraverso una propria idea di Festival, quella annunciata dal direttore artistico Stefano Sabelli, sin dalla conferenza stampa, ovvero di fare del Vff il Festival dell'Adriatico per eccellenza, ma anche il festival dell'accoglienza, un festival di riferimento per dialogare con altre culture che si affacciano sul nostro mare, attraverso le pellicole, le testimonianze, la musica e forme di linguaggio diversi con una forte identità culturale. 

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Fotoservizio di Massimo Molino

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